UBI Global, world rankings 2019/20 report: Italia sul podio, Polihub e I3P tra i migliori incubatori al mondo

Sono italiani i migliori incubatori al mondo, parola del “Word ranking 2019/20 di UBI Global”, la più importante organizzazione internazionale sul benchmarking dei programmi di incubazione e accelerazione collegati ad istituzioni universitarie. : Il PoliHub di MIlano è nella top five delle eccellenze mondiali; a I3P di Torino, il titolo di miglior incubatore pubblico al mondo. 

Il fenomeno startup, in Italia, è in continua espansione, nonostante il gap rispetto agli altri Paesi sia ancora rilevante. Merito della creatività, dell’impegno e delle competenze di una fervente generazione di nuovi imprenditori , sostenuta da programmi di incubazione e accelerazione pensati per trasformare il potenziale innovativo dei giovani talenti italiani in realtà capaci di affermarsi stabilmente sul mercato.

A testimoniare l’attivismo della rete imprenditoriale e universitaria italiana, una serie di eccellenze riconosciute a livello mondiale. Prime tra tutti, Polihub,“Innovation District & Startup Accelerator” del Politecnico di Milano, classificatosi nella Top 5 dei migliori incubatori universitari al mondo e I3P, incubatore d’impresa del Politecnico di Torino, sul primo gradino del podio nella lista dei più importanti Public business incubator.

Così si legge nel “World Rankings of Business Incubator and Accellerators 2019-2020″ – realizzato da UBI Global, società di ricerca svedese specializzata nell’offerta di servizi di ricerca. match-marking, ranking e benchmarking per corporatioins e incubatori.

Oggetto dell’indagine sono state 1580 iniziative da tutto il mondo tra incubatori e acceleratori. 591 coloro che hanno risposto all’audit e solo 364 i programmi, provenienti da 78 Paesi, entrati in classifica. I soggetti valutati sono stati classificati in incubatori e acceleratori e distinti tra  iniziative  universitarie, iniziative gestite da aziende e della Pubblica Amministrazione. Si è così giunti alle seguenti categorie:

  • University business incubators/ University Business Accelerators; 
  • Public business Incubators/ Pubblic Buiness Accelerators; 
  • Private business Incubators/ Private Businress Accellerators; 

I programmi inseriti nella classifica sono stati valutati tenendo conto di 21 indicatori di performance riferiti ai tre seguenti ambiti:

  • impatto economico generato per l’ecosistema di riferimento: numero di startup incubate, fatturato delle startup, posti di lavoro, finanziamenti ottenuti;
  • vantaggi ottenuti dalle startup clienti: quantità e qualità dei servizi offerti alle startup, numero di relazioni con imprese, università, finanziatori;
  • validità del programma e capacità di attrarre supporto finanziario: numero di idee valutate, tasso di crescita e sopravvivenza delle startup, numero di partner dell’incubatore.
  • POLIHUB  

Il Polihub del Politecnico di Milano è stato inserito nella categoria più ampia e competitiva, quella degli incubatori universitari, costituita da 148 programmi provenienti da 45 Paesi, con un peso superiore al 40% del campione.  Il Programma si è aggiudicato un posto di tutto rispetto nella top 5 degli incubatori universitari, titolo che che si riconferma per il terzo anno consecutivo. Al Polihub, la giuria, ha assegnato punteggi molto elevati rispetto al valore e agli impatti generati dalle startup incubate nell’ecosistema imprenditoriale.

  • I3P

I3P, l’incubatore d’imprese innovative del Politecnico di Torino, è stato invece riconosciuto  come il miglior incubatore pubblico universitario su scala globale. il riconoscimento, giunto al ventesimo anno della fondazione, ha attestato il più alto livello di performanza rispetto a parametri come: le dimensione del portafoglio di stratup accolte e di business plan seguiti, la capacità attrattiva delle startup in termini di fund raising e il valore prodotto sull’ecosistema all’interno del quale l’incubatore si muove. Un successo, quello di I3P, strettamente connesso alla continua interazione con il Politecnico di Torino, non solo bacino di competenze tecniche e scientifiche per la crescita delle startup incubate, ma anche porta di accesso a risorse umane altamente qualificate. Nello specifico, le startup sostenute da I3P risultano aver raccolto un totale di 13 milioni di euro in investimenti seed e early, arrivando a circa 90 milioni di euro di valore postmoney aggregato.