Digitalizzazione: Italia al 25° posto nel Ranking DESI 2020, ultima in Europa per competenze digitali

Italia ultima in Europa in fatto di competenze digitali: è quanto emerge dal “Digital Economy and Society Index (DESI) 2020” elaborato dalla Commissione Europa. Scarso anche l’utilizzo dei servizi online, compresi i servizi pubblici digitali.

Digitalizzazione, connettività, competenze digitali, intelligenza artificiale, big data: oggi più che mai, le risorse digitali sono indispensabili affinché un Paese possa dirsi competitivo. Lo ha messo in chiaro l’emergenza Covid-19, in cui il ricorso alle tecnologie digitali si è rivelato cruciale per la tenuta economia e sociale dei Paesi travolti dalla pandemia.

Sebbene l’esplosione del virus abbia accelerato il processo di trasformazione digitale dell’Italia, gli storici ritardi accumulati risultano difficili da colmare e il confronto con il resto dei Paesi europei rimane impietoso. I dati parlano chiaro: l’Italia è 25esima in Europa in fatto di digitalizzazione e addirittura ultima per competenze digitali di base e avanzate. 

È quanto si legge nell’Indice di digitalizzazione dell’economia e della società (DESI 2020), a cura della Commissione europea.

Cos’è il il Digital Economy and Society Index

Il Digital Economy and Society Index (DESI) è un indice composito che sintetizza i principali indicatori di riferimento per il monitoraggio delle prestazioni digitali dell’Europa. Focus dell’analisi sono, nello specifico, le cinque macrocategorie: connettività; competenze digitali; uso di Internet; integrazione delle tecnologie digitali da parte delle imprese e servizi pubblici digitali.

La digitalizzazione in Europa

Nel 2020,si registrano progressi per tutti i Paesi europei. Finlandia, Svezia, Danimarca e Paesi Bassi occupano le prime posizione del ranking europeo, facendo tra l’altro capolino tra i leader mondiali della digitalizzazione. Tuttavia a compiere i progressi più significativi negli ultimi cinque anni, sono stati l’Irlanda, i Paesi Bassi, Malta e Spagna, a cui sono attribuibili punteggi superiori ala media UE.

Indice di digitalizzazione dell’economia e della società (DESI), Ranking 2020
Fonte: DESI 2020 Italia

Le buone performance di alcuni Paesi non bastano a fare dell’Europa un continente digitalmente competitivo. La stragrande maggioranza degli Stati Ue, infatti, mostra ancora importanti ritardi in fatto di connettività, 5G, competenze digitali e utilizzo del digitale da parte di imprese e settore pubblico.

  • Connettività: Nel 2019, il 78 % delle famiglie è abbonato a servizi a banda larga fissa (+ 8% rispetto al 2015);  la quasi totalità della popolazione europea è servita dalle reti 4G;  solo 17 Stati membri hanno già assegnato lo spettro all’interno delle bande pioniere 5G, primi tra tutti, Finlandia, Germania, Ungheria e Italia; il 44 % delle famiglie dell’UE dispone di reti fisse a banda larga ad altissima capacità.
  • Competenze digitali: In Europa, il 42% della popolazione è privo di competenze digitali di base. Basso anche il numero di specialisti TIC, nel 2018 erano circa 9,1 milioni.
  • Uso di internet: l’85 % delle persone utilizza Internet almeno una volta alla settimana. La tendenza è in aumento: nel 2019 è cresciuto, in particolare, il ricorso alle videochiamate (dal 49% nel 2018 al 60% nel 2019). Cresce anche la diffusione di operazioni bancarie e di acquisti via internet (dal 66% nel 2018 al 71% nel 2019).
  • Integrazione delle tecnologie digitali: La digitalizzazione interessa un numero sempre maggiore di imprese. A fare ricorso alle tecnologie digitali sono soprattutto quelle più grandi:  il 38,5% utilizza cloud avanzati e il 32,7% i Big Data. Ma tre le piccole e medie imprese, le percentuali scendono drasticamente: il 17 % utilizza servizi cloud e solo il 12 % l’analisi dei Big Data. Poco diffuse anche le vendite online: a ricorrere al commercio elettronico nel 2019, è stato solo il 17,5% delle PMI. La percentuale arriva al 39% per le grandi imprese.
  • Servizi pubblici digitali: L’offerta di servizi digitali da parte di pubbliche amministrazioni e del settore sanità cresce di anno in anno con l’obiettivo di migliorare la trasparenza e di rafforzare la partecipazione dei cittadini. Nel 2019, sono Estonia, Spagna, Danimarca, Finlandia e Lettonia i Paesi che fanno registrare le prestazioni migliori.
La digitalizzazione in Italia

Nell’edizione DESI 2020 l’Italia occupa il quart’ultimo posto, posizionandosi 25esima, pima solo davanti a Romania, Grecia e Bulgaria. Rispetto all’edizione precedente, qualche progresso è stato compiuto: + 0,5 in connettività; + 0,10 in capitale umano; + 0,42 nell’utilizzo di internet da parte dei singoli; +0,25 nell’integrazione delle tecnologie digitali da parte delle imprese; +0,71 nei servizi pubblici digitali.Tuttavia, i punteggi ottenuti sono di gran lunga al di sotto della media Ue.

L’insufficienza più grave è da attribuire al parametro Capitale Umano, l’insieme delle competenze digitali di base e avanzate possedute dalla popolazione: l’Italia è ultima. Piuttosto bassi anche il numero di specialisti e laureati nel settore TIC, e le percentuali di utilizzo dei servizi online, compresi quelli pubblici: ancora solo il 74% degli italiani utilizza regolarmente internet.

Capitale umano
Fonte: DESI 2020

Unica nota positiva, la preparazione del Paese al 5G: l’Italia, che ha già assegnato tutte le bande pioniere e ha già lanciato i primi servizi commerciali, occupa il terzo posto assoluto.

Connettività
Fonte: DESI 2020